In questa guida spieghiamo quali sono gli Eurocent rari di valore.
Si potrebbe pensare che questo discorso valga soltanto per le monete fuori corso, o le monete antiche rinvenute nei siti archeologici, ma non è vero. Anche i coni recenti, come l’euro, possono diventare oggetti interessanti e monete degne di essere cercate e collezionate. Tra gli eurocent rari, ad esempio, ci sono più esemplari di quanto non si creda abitualmente.
I centesimi di euro vanno in circolazione ufficialmente nel 2002. L’euro diventa la moneta ufficiale circolante nei paesi dell’Unione Europea e viene distribuita in otto tagli metallici ed alcuni pezzi in cartamoneta. I tagli metallici, più correttamente in lega, hanno i valori di 2 euro, 1 euro, 50 centesimi, 20 centesimi, 10 cent, 5 cent, 2 cent e 1 cent.
Tutte le monete hanno su una faccia la mappa dell’Europa, mentre l’altro lato viene personalizzato differentemente a seconda della nazione che lo emette. Ciò vuol dire che circolano in Europa molte monete dello stesso taglio ma con grafiche differenti. E già questo particolare le rende interessanti. Poi ovviamente ci sono le emissioni commemorative, che vengono coniate in tiratura limitata. Tra queste c’è anche qualche moneta che presenta errori o particolarità che ne fanno un pezzo raro. Vediamo allora come sono fatte le monete.
Le più piccoline, quelle in rame, da 1, 2 e 5 centesimi hanno sul verso l’Europa in relazione all’Africa e all’Asia. Le altre invece hanno solo i paesi UE prima dell’allargamento e ciò fino alle stampe del 2007. Dopo questa data apparirà sulle monete la raffigurazione della carta geografica dell’Europa. Si tratta di alcuni particolari, tra i più evidenti, che servono a identificare le monete e a capire se c’è qualche difformità che le renda interessanti e rare. Andiamo ora ad analizzare alcune monete particolari di un centesimo e due centesimi, che sono state catalogate come rare e perché.
Indice
Monete 1 centesimo di Euro rare
La moneta da 1 centesimo pesa 2,30 grammi e ha un diametro di 16 millimetri. È in acciaio placcato in rame, presenta dei bordi lisci e gli assi alla tedesca. Questo taglio è stato messo in circolazione nel 2002 anche se il conio dell’euro risale al 1999. Il suo verso è stato disegnato da Luc Luycx ed ha un globo inciso in basso sulla destra dove, oltre ai 15 Stati membri, si vede l’Africa del nord e l’ovest asiatico. Sempre sul globo, anzi sotto, sono tracciate sei linee e incise 12 stelle. La cifra 1 e la scritta EURO CENT è in alto a sinistra. Le iniziali del suo inventore LL sono in basso accanto al globo. Il lato dritto è personalizzato tranne che per le 12 stelle, l’anno di emissione e le iniziali dell’incisore.
Nel centesimo italiano c’è Castel del Monte. incastonato nel cerchio delle 12 stelle. Poi ci sono le iniziali della Repubblica Italiana sovrapposte. Un simbolico RI collocato tra il marchio della Zecca e le iniziali dell’autore, Eugenio Driutti. A prescindere dal valore nominale di 1 centesimo esistono esemplari di questa moneta che hanno un valore differente.
Quello dei Paesi Bassi del 1999 per esempio è quotato un euro e venti.
Invece il centesimo dal conio unilaterale, che riporta un’incisione solo sul retro e senza la stampa dell’anno vale 550 euro.
Succede ogni tanto che si facciano degli errori più o meno macroscopici anche sulle monete da un centesimo. Uno di questi per esempio ha il disegno della Mole Antonelliana invece di Castel del Monte. Il disegno della Mole infatti è quello che appartiene al due centesimi. Questo esemplare da 1 centesimo invece non solo ha il disegno della Mole, ma anche il diametro della moneta da due cioè 18,75 mm. Si tratta di esemplari molto rari, al punto che uno di essi è stato venduto 6.600 euro ad un’Asta Bolaffi del 2013.
Monete 2 centesimi di Euro rare
Anche la moneta da 2 centesimi è in acciaio placcato rame. Pesa 3 grammi, il suo diametro è di 18,75 mm e lo spessore è di 1,67 mm. Il contorno presenta un filetto orizzontale in incuso. Nel lato comune a tutti gli esemplari c’è il globo di Luc Luycx in basso a destra. Poi ci sono i 15 Stati membri e spezzoni di Asia e Africa. Il globo è collocato su 6 linee e affiancato da 12 stelle. In alto a sinistra c’è la cifra e la scritta EURO CENT. Sul dritto invece c’è la Mole Antonelliana, circondata dalle 12 stelle, affiancata dal monogramma RI e le iniziali della creatrice Luciana De Simoni.
Anche di questo esemplare ci sono in giro delle rarità, come il 2 cent. R del Vaticano del 2002, che arriva ad essere valutato fino a 110 euro. Tra questi pezzi rari c’è anche il famoso un centesimo mole antonelliana con la cifra errata, che ne vale 2.500. Ovviamente stiamo parlando di monete in Fior di Conio, cioè perfette.
Monete 5 centesimi di Euro rare
Anche il conio da 5 centesimi conta degli esemplari da collezione. Alcuni di essi, tra l’altro, sono anche abbastanza rari. Il suo valore nominale è un ventesimo di euro ed è realizzato con una lega di acciaio ricoperta di rame. Il suo diametro è di 21,25 millimetri, lo spessore è di 1,67 mm e il peso di 3,92 grammi. Anche per questa moneta è stata adottata una soluzione alla tedesca per quanto riguarda gli assi e il suo contorno ha un filetto orizzontale in incuso.
Come per le monete precedenti, sulla moneta da 5 centesimi c’è una faccia che risulta uguale per tutte le nazioni della UE. L’altra invece è personalizzata dalla Zecca del Paese che ne cura la stampa. Sulla prima quindi c’è la cifra con il valore della moneta, collocata a sinistra, opera di Luc Luycx, e la scritta EURO CENT in alto. In basso a destra invece c’è il disegno del globo terrestre, collocato su 6 righe che hanno agli estremi delle stelle, per un totale di dodici. Il globo rappresenta l’Europa nel mondo, le 12 stelle invece simboleggiano la bandiera della Comunità Europea.
Sull’altra faccia invece, nella versione italiana, c’è l’incisione dell’Anfiteatro Flavio, meglio conosciuto come il Colosseo. Intorno al bordo in incuso ci sono le dodici stelle dell’Unione Europea stampate a rilievo. Il simbolo della Repubblica Italiana, con le R e I sovrapposte, è in alto a destra. A sinistra invece c’è il simbolo della Zecca. In basso invece c’è il millesimo con l’anno di emissione e le iniziali ELF dell’autore dell’incisione.
A parte il valore nominale, le monete da 5 centesimi particolari, o rare, hanno un valore che può andare da 1 euro fino ai 40. Per esempio, il conio del 2002 di Irlanda, Portogallo, Grecia e Spagna, e l’emissione 2008 di Malta, col Tempio di Mnajdra, valgono 1 euro. Il 2003 di San Marino vale 10 euro. I rari coniati a Roma nel 2003 valgono 15 euro e i rari della Zecca Vaticana del 2002 possono essere scambiati anche a 40 euro.
Monete 10 centesimi di Euro rare
Questa moneta è realizzata con una lega definita oro nordico. Il suo diametro è di 19,75 millimetri, il suo spessore 1,93 mm e il suo peso è di 4,10 grammi. Sul lato comune di questo conio è stato inciso a destra il valore e la scritta EURO CENT. A sinistra invece c’è la mappa del continente europeo attraversato da 6 righe, ognuna delle quali ha una stella all’estremità. Anche qui il disegno rappresenta l’Europa, mentre le 12 stelle la bandiera. Gli assi sono alla tedesca e il bordo della moneta presenta una zigrinatura spessa. Sulla faccia personalizzata invece c’è la Venere di Botticelli, circondata dalle dodici stelle dell’Unione Europea.
Il monogramma della Repubblica Italiana RI è in alto a destra, accanto al millesimo. Il simbolo della Zecca è all’altezza del collo della Venere sulla destra. Le iniziali di Claudia Momoni, autrice del disegno, sono incise a ore 7 e 30, tra due stelle. Tra gli esemplari particolari di questa moneta c’è la modena del 2008 di Malta, che vale 1 euro. Quelli con errori invece sono molto più quotati. Quella del 2002, che riporta l’anno di conio al contrario, può arrivare ad essere venduta anche 236 euro. Il dieci centesimi tedesco del 2002, che riporta degli errori di conio, invece è arrivato a 288 euro.
Monete 20 centesimi di Euro rare
La moneta da venti centesimi è più grande di quella da dieci, ha un diametro di 22,25 mm, uno spessore di 2,14 millimetri e pesa 5,74 grammi. Il suo bordo ha sempre il filetto in incuso ma invece della zigrinatura è a fiore spagnolo, con sette piccole rientranze. La sua lega è identica a quella della moneta da 10 centesimi e cioè in oro nordico. Anche sul ventino europeo c’è una faccia che è uguale in tutte le monete dell’Unione Europea ed un’altra che invece viene personalizzata dalla Nazione emittente. Nella faccia comune la cifra e la scritta sono incise a destra, mentre gli Stati europei sono rappresentati singolarmente a sinistra, poggiati sopra 6 linee che terminano con 12 stelle. La faccia personalizzata invece riporta una scultura del Boccioni, circondata dalle
12 stelle dell’Unione Europea. A destra la sigla RI e il millesimo con l’anno, a sinistra il marchio della Zecca e sotto le iniziali dell’autrice del disegno, MAC.
I coni da venti centesimi che riportano delle particolarità possono avere un valore che oscilla tra i 3,25 euro e i 55 eudo, a patto ovviamente di essere FDC. Però c’è un esemplare coniato con un clamoroso errore di millesimo. Infatti, nonostante sia stato emesso nel 2002 come tutti gli altri della prima ondata, porta inciso l’anno 1999. Si tratta di 1.179.335 esemplari che vennero immediatamente ritirati e distrutti. Sembra però che qualche manciata di monete sia stata trafugata direttamente dalle riserve della Zecca prima del ritiro ufficiale. Non esiste ovviamente una valutazione di questo esemplare. Anzi, se qualcuno fosse trovato in possesso di uno di essi, sarebbe accusato di ricettazione di beni, e gli verrebbe sequestrato.