In questa guida spieghiamo quali sono le caratteristiche e il valore del marengo d’oro.
Il marengo, conosciuto anche con il nome di Napoleone, è una moneta d’oro quotata venti franchi. Fu coniata dalla Repubblica Subalpina nel 1801 per festeggiare la data del 14 giugno del 1800, giornata in cui Napoleone Bonaparte ottenere una vittoria contro gli austriaci.
Le monete da venti franchi o venti lire in oro 900 e del peso di 6.45 grammi conservarono il nome marengo anche dopo la caduta di Bonaparte. Esse furono coniate in Belgio, Francia, Spagna, Svizzera, Venezuela, Grecia e in numerosi altri paesi. Anche il Regno d’Italia emise marenghi già nel 1861, subito dopo l’Unità. La moneta venne emessa, anche se in modo discontinuo, fino al 1923. In questa guida ci concentriamo in modo particolare sul valore del marengo d’oro italiano.
Caratteristiche comuni a tutte le monete elencate di seguito
6,451 grammi di peso
Realizzazione oro 900
21 millimetri di diametro
Per ogni moneta viene indicato il grado di rarità
NC – non comune
C – comune
R – rara
R2 – molto rara
R3 – rarissima
R4 – difficilissima da reperire
R5 – pochi esemplari esistenti al mondo
Indice
Marengo Vittorio Emanuele II
Sul dritto troviamo il busto del Re Vittorio Emanuele. A sinistra e intorno, la scritta Vittorio Emanuele II. Sul lato inferiore troviamo la data. Sotto al collo del re troviamo la firma di Giuseppe Ferraris, l’incisore.
Sul rovescio troviamo invece lo stemma sabaudo attorniato dal collare dell’Annunziata fra rami di alloro. Attorno la legenda Regno D’Italia. Sul lato inferiore il valore e il segno di zecca.
Lo spessore del marengo di Vittorio Emanuele può variare da 1.15 a 1.37 millimetri.
Segni di zecca
T, che sta per la città di Torino e BN scritto in corsivo.
M di Milano e monomogramma BN in corsivo.
R di Roma
Tirature e rarità
1861 T – 3.267 Rara
1862 T – 1.954.878 Comune
1863 T – 2.980.700 Comune
1864 T – 608.630 Non comune
1865 T – 3.109.050 Comune –è presente anche una versione in oro rosso Comune
1866 T – 196.301 Rara
1867 T – 275.509 Comune
1868 T – 340.397 Comune
1869 T – 185.355 Comune
1870 T – 54.770 Molto rara
1870 R – tiratura sconosciuta Rarissima
1871 R – 23.508 Molto rara
1872 M – tiratura sconosciuta Molto rara
1873 R – 2.174 Difficilissima da reperire
1873 M – 1.018.033 Comune
1874 R – 40.856 Rara
1874 M – 255.115 Comune
1875 R – 51.018 Rara
1876 R – 107.728 Comune
1877 R – 247.398 Comune
1878 R – 315.794 Comune
Marengo d’Oro Umberto I
Il marengo di Umberto I presenta sul dritto il busto del re sul lato sinistro e attorno, la scritta Umberto I Re D’Italia. Sul lato inferiore troviamo la data. Sotto al collo, troviamo la firma di Filippo Speranza, l’incisore.
Sul rovescio della moneta troviamo lo stemma sabaudo attorniato dal collare dell’Annunziata tra un ramo di quercia, sul lato destro, e un ramo di alloro, sul lato sinistro, e il valore pari a L.20. In basso, troviamo il segno di zecca e al centro in alto la Stella d’Italia.
Il marengo di Umberto I fu emesso a seguito del Regio Decreto n 4514 datato 30 settembre 1878.
Lo spessore oscilla tra i 1.24 e i 1.35 millimetri. La coniazione di tutte le monete avvenne nella città di Roma.
Tirature e rarità
1879 – 146.466 Comune
1880 – 128.808 Comune
1881 – 843.028 Comune – è presente anche in oro rosso Non comune
1882 – 6.970.007 Comune – è stata coniata anche in oro rosso Non comune – sono presenti numerosi falsi
1883 – 182.280 Comune – è presente anche in oro rosso Rara
1884 – 9.775 Rarissima
1885 – 164.724 Comune – è stata coniata anche in oro rosso Rara
1886 – 59.008 Comune
1888 – 110.540 Comune
1889 – tiratura sconosciuta Rara – presente anche in oro rosso Rara
1890 – 68.220 Comune – è stata realizzata anche in oro rosso Rara
1891 – 64.452 Comune – coniata anche in oro rosso Rara
1893 – 41.214 Comune – prodotta anche in oro rosso Non comune
1897 – 38.333 Rara – è presente anche in oro rosso Rara
Marengo Vittorio Emanuele III
Sul dritto troviamo il busto del re girato a sinistra e attorniato dalla scritta Vittorio Emanuele III. Sotto il collo, invece troviamo la firma dell’incisore Filippo Speranza.
Sul rovescio troviamo l’aquila araldica con tanto di stemma di casa Savoia. Lungo la parte superiore del bordo, la scritta Regno D’Italia. All’interno della parte inferiore, separata da 2 nodi Savoia, il suo valore il segno di zecca R tra 2 stelle a 5 punte e la data.
La coniazione ebbe luogo nella città di Roma. Lo spessore delle stesse oscilla fra i 1.24 e gli 1.35 mm.
Tirature e rarità
1902 – 181 Difficilissima da reperire
1902 con ancora – 115 Difficilissima da reperire – coniata con oro proveniente dall’Eritrea
1903 – 1.800 Molto rara
1905 – 8.715 Rara – sono presenti dei falsi
1908 – 4 conosciute pochissimi esemplari presenti al mondo
Sono presenti anche dei falsi con la data del 1910.
Marengo Aratrice
Sul dritto troviamo il busto del re in uniforme girato a sinistra affiancato dalla scritta Vittorio Emanuele III. Lungo il bordo, troviamo il nodo Savoia incluso dentro un rettangolo.
Dritto, busto del re in uniforme volto a sinistra e contornato dalla legenda Vittorio Emanuele III. Ad ore otto lungo il bordo, nodo savoia incluso all’interno di un rettangolo.
Sul rovescio troviamo una figura allegorica dell’Italia, rappresentata come un’aratrice con un fascio di spighe nella mano sinistra e la mano destra posata sul manico di un aratro.
In alto troviamo la scritta Regno d’Italia in carattere lapidario romano, l’indicazione del valore della moneta è invece presente sui due lati. A sinistra troviamo la parola Lire, a destra la cifra 20.
In esergo troviamo la data, circondata da una stella a 5 punte a destra e dalla R a sinistra. Al di sotto della linea dell’esergo troviamo le indicazioni degli autori, a destra L Giorgi a sinistra E Boninsegna M. A ricordare il fatto che l’incisione di questo marengo avvenne per mano di Egidio Boninsegna e Luigi Giorgi a seguito del Regio Decreto 258 del 5 maggio 1910.
Tirature e rarità
1910 – 32.589 pochi esemplari esistenti al mondo
1912 – 59.970 Rare – è presente anche in oro rosso Raro ed è possibile trovare dei falsi.
1912 prova – la tiratura sconosciuta estremamente raro
1926 – 40 estremamente raro – questa moneta è stata emessa per i collezionisti, pertanto non presenta valore legale.
1927 – 30 difficilissima da reperire – emessa per i collezionisti, non ha valore legale
Marengo Fascetto
Sul dritto troviamo il busto del re in uniforme girato a sinistra e attorniato dalla scritta Vittorio Emanuele III. Sotto il collo, troviamo la firma dell’incisore,
Sul rovescio troviamo invece un fascio littorio con la scure verso destra, addobbato con una testa di montone. Sul lato sinistro l’indicazione del valore u due righe, sul lato destro la scritta Ottobre 1922 1923 su due righe. Sul lato sinistro della base del fascio, il segno di zecca R.
Questa moneta commemorativa è stata coniata in occasione del primo anniversario della marcia su Roma.
Nonostante abbia valore legale, questa moneta non è stata mai immessa in circolazione poiché all’epoca della prima guerra mondiale, per via dell’altissima inflazione, il valore dell’oro in essa contenuto era maggiore di quello nominale. La moneta fu coniata solo per i collezionisti, i quali ebbero la possibilità di accaparrarsela al prezzo di ottanta lire.
Tirature e rarità
1923 – 20.000 Rara – sono presenti dei falsi
1923 prova – tiratura sconosciuta rarissima
Si tratta quindi di una moneta interessante.