In questa guida spieghiamo quali sono il valore e le caratteristiche delle monete greche.
Quando si parla di antica Grecia è difficile non rimanere affascinati. Parliamo infatti di storia e possedere le monete circolate in quell’epoca è da sempre il sogno di ogni collezionista. Prima di conoscere la quotazioni delle varie monete greche antiche, andiamo a scoprire la loro storia.
Indice
Storia delle Monete Greche
Inizialmente le monete greche erano molto differenti da come le conosciamo oggi. All’epoca, infatti, consistevano in semplici pezzi di metallo con inciso una piccola sigla o un disegno che aveva la funzione di distinguere la città di provenienza della stessa.
Solo dopo il 400 A.C. le monete greche hanno iniziato a migliorare la propria estetica. Poco tempo dopo, le monete sono state sfruttate anche come strumento di propaganda. Per esempio con la realizzazione di esemplari speciali in ricordo della vittoria di battaglie o guerre. Intorno al 100 A.C., con l’incisione di ritratti di persone, è avvenuta una rivoluzione epocale. Prima di allora infatti, non era mai accaduto.
Come risulta essere facilmente intuibile, gli esemplari presenti di monete greche antiche sono numerosissimi. Di conseguenza, il valore degli stessi varia considerevolmente in base a diversi parametri.
Tra le monete antiche greche più ricercate dai collezionisti, impossibile non citare il Tetradracma, immesso in circolazione nelle prime decadi del 500 A.C., e diversi esemplari di Statere, antica moneta greca che all’epoca circolava in numerose città, che si contraddistingue per la sua quotazione variabile. Fatte le dovute premesse, andiamo a vedere il valore e le caratteristiche delle singole monete greche
Valore Dracma
La Dracma Greca è tra le monete più impiegate nella monetazione greca antica e non. Basti pensare che il nome è stato ripreso a metà del 1800 ed impiegato fino all’introduzione dell’Euro.
Una moneta Dracma che presenta una quotazione abbastanza elevata è quella appartenente alla città di Terina, datata 300 A.C. Sul dritto troviamo impressa la testa della ninfa Terina, mentre sul rovescio Nike. Data la sua rarità, in discreto stato di conservazione il suo valore può oscillare tra trecento e quattrocento euro.
Valore Talento
Altra moneta da segnalare assolutamente è il Talento. Il suo valore nella monetazione greca è abbastanza elevato. In realtà all’epoca con questa espressione non si andava ad indicare la moneta, ma l’unità di misura che permetteva di attestare il quantitativo di metallo prezioso. Un Talento corrispondeva all’incirca ad un peso di 26 chilogrammi e per comporne uno bisognava disporre di circa seimila Dracme.
Valore Tetradracma
Un’altra antica moneta greca estremamente ricercata dai collezionisti è il Tetradracma. Tra gli esemplari di maggiore valore è impossibile non citare il Tetradracma di Atene, diffusa tra il 380 e il 420 A.C. Questa moneta in buono stato di conservazione può raggiungere un valore superiore a duemila euro. Sul fronte del Tetradracma troviamo il capo di Atena, mentre sul suo rovescio, è presente una civetta.
Valore Statere
Un’altra moneta molto ambita dai collezionisti è lo Statere. In buono stato di conservazione, uno Statere può avere una quotazione superiore ai 500 euro. Gli Statere più ambiti dai collezionisti, sono quello di Kaulonia, coniato fra il 388 e il 388 A.C. Sul dritto della moneta troviamo Apollo, mentre sul retro troviamo impressa l’immagine di un cervo.
Anche lo Statere di Leukas è estremamente ricercato dai collezionisti. Sul dritto di questa moneta, coniata intorno al 435 A.C., troviamo Atena, mentre sul suo rovescio l’immagine del celeberrimo cavallo alato
Pegaso. Lo Statere di Leukas, in buono stato di conservazione, può raggiungere un valore tra 300 e 400 euro.